I più conosciuti fra i frutti rossi sono loro: lamponi, fragole e ribes. Invece tra i rossi di eccezione ce n’è anche un altro, meno conosciuto e consumato: il melograno. Di cui vi consiglio di approfittare in queste fredde giornate di fine inverno, prima che sparisca definitivamente dalla circolazione dei banchi del supermercato. Il motivo è tutto salutare, infatti si tratta di un frutto mangia e bevi buonissimo. La polpa, che avvolge i chicchi ad esempio, è ricca di fenoli, tannini e rosse antocianine, tra i più potenti antiossidanti, con azione anti-invecchiamento sulle cellule e di contrasto ai radicali liberi. Ma non solo: il melograno fa bene anche all’intestino, difendendolo da disturbi gastrici e parassiti intestinali, da nausee e emorroidi fino a svolgere una azione astringente contro le forme di diarrea.
Credete sia tutto? Invece no. È ottimo anche come ‘antinfluenzale naturale’, a supporto del vaccino, per l’azione fortificante sul sistema immunitario, svolta dalle vitamine A e C e da alcuni minerali. In sinergia fanno da scudo ai malanni del freddo e di stagione.
Preziosa è anche la spremuta di melograno, ‘succosa’ di acido ellagico che ha proprietà protettive per cuore e pressione. Contribuisce cioè a prevenire le malattie cardiovascolari, grazie a un effetto anticoagulante che allontana il rischio di arteriosclerosi, attacchi di cuore o ictus. Ancora non vi basta? Sappiate che sono in corso alcuni studi per verificare effetti antitumorali, soprattutto per i tumori della prostata e del seno, associati probabilmente agli ellagitannini o all’acido ellagico.
Il consumo di melograno deve essere moderato (gli eccessi non sono mai ‘buoni’) e alternato ad altra frutta fresca di stagione. Infine ricordate che può interferire con alcune terapie quali antidepressivi, antidiabetici, ipertensivi e antinfiammatori; in questi casi fatevi sempre consigliare dal vostro medico curante o di riferimento prima di gustarlo.