Il conto alla rovescia delle vacanze è partito, la “prova costume” si avvicina e per arrivare in piena forma all’estate si escogitano le strategie più disparate: dissennati allenamenti in palestra, ‘tour de force’ per l’abbattimento delle calorie, costringendo l’organismo a nutrirsi di paste in bianco, pietanze poco saporite, e privazioni. Ed è un primo errore, perché si può dimagrire mangiando buono&sano, senza restrizioni. Nei casi estremi c’è chi arriva fino al digiuno di cui sono per il ‘possibilismo’: non lo condanno, tanto più ha radici molto profonde in diverse religioni, prevalentemente monoteiste, e in pratiche meditative. Oggi, digiuno sì, in alcuni casi, ma seguito da un dietologo e da un nutrizionista. Tuttavia diversi miti sul digiuno sono da sfatare o da interpretare nella maniera corretta, eccone alcuni, i più comuni:
- La cosa migliore per tornare al peso forma, in vista dell’estate, è sottoporsi a dieta ferrea e una settimana prima della partenza costringersi a un digiuno totale. Falso. Per gestire al meglio estetica e salute, la scelta ottimale orienta a una perdita di peso a piccoli dosi, attraverso una dieta calibrata sulla persona. Secondo cioè il sesso, l’età, il peso alla partenza, l’obiettivo da raggiungere e da mantenere. Qualche chilo o molti chili da perdere. E anche in questo caso, lo ripeto, vanno fatti calare in maniera graduale: anche se inizialmente non confortano le vostre aspettative, il risultato arriverà a lungo temine e soprattutto sulla salute. L’indicazione resta la stessa, qualunque sia il motivo e il numero di chili da perdere: no a una dieta restrittiva, seguita poi dal digiuno. Due azioni che contribuirebbero anche a ‘vuotare’ la pelle, a farle perdere acqua, proteine e muscoli più che grasso con un risultato finale, anche dal punto di vista estetico, discutibile.
- La scienza ‘supporta’ il digiuno perché contrasta le infiammazioni e migliora lo stato di salute in generale. È vero. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che un buon bilanciamento della dieta (dunque senza una eccessiva restrizione calorica) contribuisce ad allontanare la mortalità da tumore e cardiovascolare e a ‘disinfiammare’ il rischio di diverse patologie legate soprattutto all’obesità, a prevenire i tumori e diverse altre condizioni di malattia che hanno come base di insorgenza di uno stato infiammatorio. Anche il digiuno, tornando al nostro punto di partenza, inteso come pratica meditativa, può abbassare i livelli infiammatori. Tuttavia se a imporselo è una persona normopeso, che segue una dieta corretta varia e bilanciata, mediterranea, mangiando in prevalenza frutta secca e fresca, verdure, cereali integrali, semi, legumi, pesce, olio extravergine e poca carne, la scelta del digiuno può essere eccessiva. Come a dire che ogni comportamento alimentare va seguito e eseguito innanzitutto con buon senso.
Ma c’è ancora qualche indicazione che vorrei dare a chi sta pensando al digiuno pre-estate. Curiosi di saperle? Vi aspetto, sul mio blog, settimana prossima…